Sospensione degli atti del fisco: stop dal 1° dicembre 2024
Dal 1° dicembre 2024 entra in vigore la sospensione dell’invio di alcune comunicazioni fiscali ai contribuenti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questa misura, introdotta con la recente Riforma Fiscale e approfondita nella Circolare n. 9/E del 2024, rappresenta un’importante novità per alleggerire il carico burocratico sui cittadini durante il periodo invernale.
Quali comunicazioni vengono sospese?
La sospensione, valida fino al 31 dicembre, si applica ai seguenti atti:
- Esiti dei controlli automatizzati:
- Controlli previsti dagli articoli 36-bis del DPR n. 600/1973 e 54-bis del DPR n. 633/1972, relativi alla verifica automatica delle dichiarazioni fiscali.
- Esiti dei controlli formali:
- Comunicazioni derivanti dall’articolo 36-ter del DPR n. 600/1973, che riguardano il controllo formale delle dichiarazioni dei redditi.
- Liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata:
- Atti relativi alla liquidazione delle imposte in base all’articolo 1, comma 412, della Legge n. 311/2004.
- Inviti all’adempimento spontaneo (lettere di compliance):
- Comunicazioni previste dall’articolo 1, commi 634-636, della Legge n. 190/2014, che invitano i contribuenti a regolarizzare eventuali anomalie.
Questa iniziativa si aggiunge alla sospensione estiva, già prevista dal 1° al 31 agosto, offrendo così due periodi annuali di tregua ai contribuenti.
Eccezioni alla sospensione
Nonostante la sospensione, l’Agenzia delle Entrate conserva la possibilità di inviare atti in casi di indifferibilità e urgenza. Secondo quanto specificato nella Circolare n. 9/E, queste situazioni includono:
- Pericolo per la riscossione:
- Quando il recupero delle somme dovute potrebbe essere compromesso, ad esempio a causa di rischi di prescrizione o decadenza dei termini.
- Procedure concorsuali:
- Comunicazioni indirizzate a soggetti coinvolti in fallimenti o altre procedure concorsuali, per garantire la tempestiva insinuazione nel passivo.
- Segnalazione di reati tributari:
- Atti che richiedono la segnalazione di un reato fiscale ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale.
In questi casi, l’Agenzia procederà con l’invio delle comunicazioni anche durante il mese di dicembre, per tutelare l’interesse pubblico.
Scadenze e adempimenti restano invariati
È importante sottolineare che la sospensione riguarda esclusivamente l’invio delle comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Non sospende i termini di pagamento delle somme eventualmente dovute. Pertanto, i contribuenti devono rispettare le scadenze previste, anche durante il periodo di sospensione.
Ad esempio, chi ha ricevuto comunicazioni prima del 1° dicembre o chi deve versare rate concordate per sanatorie fiscali dovrà comunque effettuare i pagamenti nei termini stabiliti.
Una misura per semplificare il rapporto tra fisco e cittadini
Questa sospensione rappresenta un passo significativo verso la semplificazione del rapporto tra fisco e contribuenti, fornendo una pausa strategica in due momenti critici dell’anno: agosto, periodo di ferie estive, e dicembre, quando molte famiglie e imprese si concentrano sulle festività natalizie e sulla chiusura dell’anno fiscale.
L’iniziativa punta a migliorare la collaborazione tra l’Amministrazione finanziaria e i cittadini, favorendo una gestione più serena degli adempimenti fiscali. Si tratta di un esempio concreto di come la Riforma Fiscale miri non solo alla razionalizzazione delle procedure, ma anche a rendere più sostenibile il carico burocratico per i contribuenti.
Per approfondire
Per ulteriori dettagli sulla sospensione degli atti e sui casi di eccezione, è possibile consultare la Circolare n. 9/E del 2024, disponibile sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.